Pencak Silat - Samuele Simone

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Pencak Silat

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Penchak Silat - Arte Marziale indonesiana


Penchak Silat è l’arte marziale Indonesiana, una forma di combattimento a mani nude, ma anche ad arma bianca per la quale ha una forte predilezione.
E' originaria dell'Indonesia e della Malesia ed ha subìto diverse influenze, soprattutto cinesi o indiane.
Fluidità, rapidità e precisione e efficacia , al fine di deconcentrare l'avversario con dei bloccaggi e colpi secchi e violenti sulle parti più nevralgiche del corpo, con lo scopo di finire il combattimento nel più breve tempo possibile.
Questo stile favorisce principalmente le situazioni di autodifesa.
In base alla zona di origine, il pencak silat si specializza nel combattimento in piedi o a terra.

Pencak significa "movimenti formali”, la parte artistica.
L'ortografia Penca proviene dalla lingua Sunda, e Pencak dalla Bahasa, Indonesia, nella lingua nazionale. A Giava Est si parla così essenzialmente di Pencak, ed a Giava Ovest di Penca o di Maempok, Maenpo o Mempo, abbreviazione di "maen poho", "fare un gioco ingannevole". Pentjak è la corruzione olandese della parola. In Malesia si utilizza il termine Seni Silat (" l'arte del combattimento") al quale si aggiunge il parola Gayong (Gayung," scuola"). La parola Bersilat è un'americanizzazione del nome del Silat malesiano. Altrove, si utilizza il termine generale Silat o quelli di Mancak, (Bali), o Akmencak,  (Makassar).

Silat significa "combattimento", la parte delle applicazioni, è il termine generico che designa un’insieme di arti marziali provenienti da  Indonesia, Malesia, Brunei, Singapore e dal sud della Tailandia e delle Filippine.
Si trova anche la denominazione Silek in Sumatra.
Altrove, si utilizza il termine generale Silat o quelli di Mancak, (Bali), o Akmencak,  (Makassar).
Al sesto secolo già delle arti di combattimento formalizzato erano praticate a Sumatra e nella penisola malese.
 
Due regni - Srivijaya a Sumatra e Majapahit a Giava -  ne fecero buon uso per estendere il loro dominio in Indonesia ed a Singapore.
Durante il periodo di colonizzazione degli Olandesi che durò dal 17° al 20° secolo, il Silat fu praticato in segreto, finché il paese riguadagnò la sua indipendenza nel 1949. Il sistema incorporò col passare dei secoli ed al ritmo degli scambi commerciali, delle guerre e delle immigrazioni i metodi indù, arabo e cinese di combattimento con armi e mani nude, le tecniche indiane dell'afferrare e tenere sequestrato, gli abiti tailandesi e la musica nepalese.

L’addestramento
Il Pencak  Silat mette l'accento sulla velocità, l'agilità, l'esplosività e l’efficacia; non ci sono blocchi duri, perché sono sono mirati ai nervi e non alle ossa.
L'allenamento e la pratica del pencak silat inizia con lo studio  delle posizioni (Pasang, Sikap, kuda ), che sono ispirate agli atteggiamenti degli animali.
Prima in modo statico e poi dinamico. Lo studio delle posizioni, che ne esistono una grande varietà sia in piedi che a terra, portano ad una grande consapevolezza del corpo e via via con la pratica porta allo studio interiore come una sorta di introspezione.
Questo aspetto è molto importante da sviluppare nel pencak silat, perchè le posizioni vanno prese dall'esterno (corpo) e portate all'interno.
Una volta visualizzate dall'interno ogni posizione va costruita e riportata all'esterno.

Pukulan e l’arte del colpire la parte delle percussioni del pencak silat. Si impara a colpire con tutte le parti del corpo, e nel suo repertorio principale troviamo colpi con: pugni, gomiti, ginocchia, a mano aperta, tibia, piede.
Tutto con la logica delle distanze e delle posizioni.
In genere si colpisce tutta la parte tendinea e dei nervi, le articolazioni e in particolare si mira ai genitali. Non dimentichiamo che il pencak silat è un'arte marziale concepita per il combattimento reale, la difesa personale e la sopravvivenza.

Jurus (le forme), si insegnano subito dopo il Pukulan e i kuda che consistono nelle tecniche realizzate con la  parte superiore del corpo. In genere lo scopo dei jurus è quello di simulare un combattimento a vuoto. Possono essere lunghi o corti, dipende dalla scuola.
Ma dobbiamo precisare che i jurus sono l'unione dei kuda e del pukulan.

Langhka (movimento),sono eseguite in fila destra, poi a triangolo, ed infine a "piattaforma". Sambutan allenamento di due persone l'esercitazione al combattimento.
I Pentas sono delle forme di combattimento a due, ed il Serangan (" attacco") il combattimento libero.

Kembangans (la danza del fior di loto), due praticanti danno il meglio di se mostrando i kuda insieme ai langhka ed il pukulan, tutto questo a distanza senza invadere lo spazio altrui.
La seconda fase e che durante la pratica dei kuda i langhka ed il pukulan, a turno i due praticanti portano degli attacchi di calcio o di pugno, naturalmente chi si difende applica le tecniche di difesa personale il più realistico possibile. Quando il livello di questa fase diventa alto gli attacchi ed i contrattacchi assumono un flusso continuo di movimento, sia in piedi che a terra.
 
Allenamento interiore
 
Pencak silat è anche allenamento mentale, che ha un posto ed un ruolo molto importante nell'insegnamento e nella pratica, e mira ad acquisire la  pace interiore e l'equilibrio spirituale.
Si divide in allenamento naturale (tecniche respiratorie, tecniche di concentrazione e di meditazione, preghiera, sviluppo continuo dei cinque sensi...) e soprannaturale, o Ilmu Kebatinan, la" conoscenza spirituale" - si parla anche di Tenaga Dalam (" drago interiore"), Indera Keenam (" sesto senso"), Kanuragan (" autodifesa magica"), Ilmu Kontak (" chiamata degli spiriti")...
L'Ilmu è l'energia interna che percorre il corpo umano.
Il Silat comporta numerosi rituali segreti e propri ad ogni maestro, destinati a condurre all'invulnerabilità, alla protezione dei discepoli. Gli amuleti sono adoperati moltissimo.
La medicina fa parte dell'insegnamento, ma è riservata agli alunni avanzati.  

Le armi
Pencak silat ha anche un gran repertorio per lo studio del combattimento con le armi (Senjata) utilizzate sono il keris (kris, pugnale), il golok (machete), il simbat (bastone lungo), il simbatsot, bastone corto, il lembing (giavellotto), il tekp (simile al "sai" d'Okinawa), il sundang lipas ( spada a due taglienti), i cindai ( armi flessibili come la cintura o la catena), il badik ed il pisau (coltello).

Cerimoniale
L'Hormat (saluto) è eseguito all'inizio ed alla fine degli incontri e degli allenamenti. Si svolge in tre tempi: il Siap (rispetto reciproco), il Persudaraan, riconoscimento degli altri come fratelli e sorelle nell'apprendistato, ed il Hormat propriamente detto, creazione di legami di amicizia e custodia dei frutti dell'insegnamento nella parte  più profonda di sè, in un rispetto totale.
 
Il Mandi Tapak, o Perlimau Tapak, è la cerimonia, riservata agli uomini, alla quale devono sottoporsisi il richiedente all'entrata in una scuola di Pencak Silat.
Egli deve portare parecchi oggetti, come gli aghi, del limone, delle banane...
Gli si spiegano allora i fondamenti della scuola e gli si chiede di impegnarsi a rispettarli.
Un rappresentante del direttore del gayong taglia il limone in segno di accettazione dell'alunno che sarà chiamato oramai Anak Gayong (" figlio della scuola").
La cerimonia si conclude con l'aspersione del richiedente di succo di limone.
Questi può apprendere da allora le tecniche a mani nude dello stile.
Per avere diritto ad essere iniziato alle armi, l'alunno deve sottoporsi a  una nuova cerimonia molto simile alla precedente, il Mandi Seni.
È unicamente a questa che sono sottomesse le donne richiedenti.

Programma di studio

 Pukulan (l’arte del colpire)
 
Kuda (posizioni-figure-inviti)
 
Langhka (schemi del muoversi)
 
Jurus (forme)
 
Bela diri (difesa personale)
 
Kembangans (studio del combattimento)
 
Senjata ((le armi)
 
Tenaga dalam-Ilmu (allenamento interiore)


Per saperne di più vai al sito della scuola



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